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Le porcellane cinesi antiche del periodo Quing. La valutazione
Porcellana del periodo Quing

LE PORCELLANE CINESI DEL PERIODO QUING

La dinastia Ming ( 1368- 1644) durante i primi decenni del XVII secolo, travolta dalla crisi economica e dalle continue rivolte contadine, non riuscì a mantenere l’ avanzata dell’esercito della Manciuria che nel 1664 prese il controllo del paese insediandosi e stabilendo l’impero dei Quing. 

La produzione artistica sotto la dinastia Quing ha raggiunto alti standard di perfezione tecnica unita ad una tendenza alla ricchezza del decoro che raggiunse in alcune produzioni momenti di stravaganza.

La produzione di porcellane  cinesi bianco blu caratteristica dell’era Ming , fu soppiantata da nuovi modelli vivacemente colorati ed animati da decori di soggetti raffiguranti animali, uomini e donne, scene di battaglie e vita familiare,  divinità buddiste o tratti da religioni o credenze popolari…

Durante la dinastia Quing la produzione di porcellane cinesi imperiali superava i 10.000 pezzi l’anno. Gli oggetti in ceramica erano usati per cerimonie politiche,  diplomatiche  a puro scopo ornamentale,  o per essere utilizzate nella vita di tutti i giorni.

Figure in ceramica Budda avevano un utilizzo devozionale sia nei templi sia nelle abitazioni private. Gli oggetti destinati all’uso ornamentale includevano vasi,  bottiglie, fiasche , pannelli.

Porcellane cinesi , budda, porcellana bianca , blanch de Chine , Dehua
budda, porcellana bianca , blanch de Chine , Dehua

Furono prodotti anche una grande varietà di oggetti di utilizzo quotidiano come: contagocce per acqua ( utensile che serviva a diluire l’inchiostro), vasetti per il lavaggio dei pennelli , contenitori di pennelli, scacchi, contenitori di semi per uccelli,  gabbie per grilli, scatole di fiammiferi. 

Porcellane Cinesi , Vasetto per lavaggio pennelli
Vasetto per lavaggio pennelli
Durante la dinastia Quing due artisti si affermarono più di ogni altro: Liu Yuan e Tang Ying.

Per tutto il periodo dei regni Quing , accanto la produzione che seguiva i canoni stilistici dell’epoca, ci fu una produzione, autorizzata ed incentivata dagli stessi imperatori,  di copie realizzate negli stili dei periodi precedenti.

Queste copie hanno a volte il marchio Quing , a volte nessun marchio, a volte purtroppo il marchio del periodo che ricopiano: questa pratica molto diffusa rende difficilissima la datazione e la valutazione delle porcellane cinesi persino ai più esperti.

Persino alcuni musei cinesi, che in precedenza avevano attribuito alcuni vasi in porcellana al periodo Ming, hanno dovuto riattribuire le stesse porcellane al periodo Quing, alla luce dei nuovi esami al carbonio che oggi è possibile fare. 

LE PORCELLANE CINESI MONOCROME 

Nella prima parte del periodo Quing assisteremo alla produzione di porcellane monocrome  , di un solo colore, molto apprezzate sia dal mercato interno sia adatte all’export. A voler essere precisi le porcellane monocrome furono prodotte anche nei secoli addietro , durante le dinastie Song, Yuan e Ming.

Ma fu nella prima parte dell’epoca Quing che le porcellane monocrome vennero prodotte in una grandissima varietà di forme e colori. Praticamente le varietà cromatiche prodotte furono infinite. La valutazione di queste porcellane cinesi antiche è al momento molto alta poiché molto richieste dal mercato dell’antiquariato cinese.

In Europa sono presenti molte porcellane cinesi antiche monocrome poiché per tutto il 700 e l’800 vennero importate in grandi quantità . La valutazione e la stima di queste porcellane cinesi antiche varia a seconda che siano state realizzate nel XIX secolo o nel XVIII secolo. Importante per distinguere quelle più antiche la qualità esecutiva e la forma.

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LE PORCELLANE MONOCROME BIANCHE: LA MANIFATTURA BLANC DE CHINA DI DEHUA

Le porcellane cinesi bianche sono tra le più belle e ricercate porcellane cinesi. La maggior parte dei forni di produzione si trovano a Dehua, nella provincia di Fujian. Iniziata sotto la dinastia Ming,  la produzione è continuata senza interruzione fino al XX secolo.

Il colore bianco avorio conferisce a questa produzione un fascino particolare. La massiva esportazione di queste porcellane in Europa , le ha rese oggetto di collezionismo.

Fulcro della produzione di Dehua sono state le statuine bianche ad uso liturgico e devozionale, in particolare le sculture buddiste o taoiste o della tradizione popolare. Proprio la tradizione popolare cinese fornì un contributo determinante alla produzione di ceramiche  non solo di Dehua, per tutto il periodo Quing.
Dei, spiriti, demoni, furono tra i soggetti preferiti, riprodotti in un gran numero di varianti.
Le porcellane monocrome bianche di Dehua, essendo state riprodotte in gran numero sono abbastanza comuni in Europa,  soprattutto quelle prodotte nel XX secolo.

Nella valutazione delle porcellane cinesi bianche è molto importante riuscire a dare una corretta valutazione giacché solamente gli esemplari più antichi sono molto richiesti dal mercato antiquario ed hanno quotazioni elevatissime. 

LE PORCELLANE CINESI DEL PERIODO KANGXI ( 1662-1772)

Tra il 1691 ed il 1708 l’imperatore Kangxi , per promuovere la manifattura di porcellana imperiale spostò i laboratori di ceramiche (ma non i forni, troppo rumorosi e puzzolenti) direttamente all’interno del palazzo imperiale:

I migliori ceramisti di tutta la Cina si trasferirono all’interno del palazzo per produrre porcellane di altissima qualità. La ricerca incessante di talenti in tutto il paese durò per tutto il XVIII secolo e fu il segreto del successo delle porcellane imperiali cinesi che raggiunsero livelli di eccellenza artistica paragonabili ai capolavori dei nostri grandi maestri.

Nel 1675 l’imperatore iniziò la pratica di fare doni, spesso in porcellana,  a diplomatici e missionari stranieri.

Le porcellane bianco-blu tipiche dell’era Ming, seppur ancora presenti durante il regno Kangxi,  furono lentamente sostituite da porcellane policrome tipiche del periodo Quing,

caratterizzate dalla presenza di scene molto colorate con disegni a motivi vegetali, animali, scene di ispirazione letteraria, immagini mitologiche,  scene di battaglie….

Amate dagli europei, vennero denominate Famiglia Rosa, Famiglia Verde,  Famiglia Gialla, a seconda del colore predominante. 

IMPERO QUIANLONG (1736-95)

Sia per la vivacità degli interscambi politico-culturali con l’estero, sia per la produzione artistica e letteraria,  questo fu uno dei periodi più illuminati di tutta la storia della Cina.

Le porcellane con decorazione policroma,  come dicevo,  soppiantano quelle bianco d blu tipiche del periodo Ming.

La produzione di porcellane monocrome continua invece anche sotto il regno dell’imperatore Quianlong, seppur con minore convinzione. 

LE PORCELLANE POLICROME: FAMIGLIA VERDE E FAMIGLIA ROSA

Le porcellane cinesi denominate dagli europei Famiglia Verde sono porcellane cinesi decorate a smalti policromi tra i quali prevalgono le tonalità sul verde. Gli altri colori usati sono generalmente il rosso, il nero, il giallo ed il blu.
Il blu presente sotto o sopra l’invetriatura, o contemporaneamente sia sotto che sopra (in passato il blu veniva usato unicamente sotto l’invetriatura).

Sebbene si possano ritrovare esemplari di Famiglia Verde nel periodo dell’impero Kangxi , è con l’imperatore Quianlong che la produzione di queste porcellane diventa intensiva.

Dopo la fine dell’impero Qianlong,  essendo le porcellane della famiglia verde molto richieste , la produzione continua per tutto il XIX secolo. Sfortunatamente la maggior parte degli esemplari realizzati nel XIX secolo, recando i marchi Kangxi e Quianlong,  non sono facili da distinguere. 

La valutazione di queste porcellane cinesi è difficile anche per i più esperti: Richiede molta esperienza e può essere fatta solo da antiquari esperti o studiosi di porcellane cinesi. 

Verso il 1720 compaiono snche porcellane con tonalità rosa, denominate Famiglia Rosa, che avranno un rapido successo sia in Cina che in Europa  e sostituiranno parzialmente gli esemplari con le tonalità verdi.

Anche in questo caso , l’enorme produzione ottocentesca e novecentesca di esemplari con il marchio Qianlong contraffatto può trarre in inganno e complicare il lavoro degli esperti per la corretta datazione e conseguente valutazione di queste porcellane cinesi. 

Qui sotto pubblico 4 foto per dare un idea delle differenze qualitative nella  pittura tra gli esemplari autentici del periodo Quianlong e quelli tardo ottocenteschi.

Porcellane cinesi , Qualità pittorica periodo Quianlong
Qualità pittorica periodo Quianlong
Porcellane cinesi , Qualità pittorica XX secolo , imitazione Quianlong
Qualità pittorica XX secolo , imitazione Quianlong
Porcellane cinesi , Marchio autentico Quianlong
Marchio autentico Quianlong
Porcellane cinesi , Marchio XX secolo imitazione Quianlong
Marchio XX secolo imitazione Quianlong
 Porcellane cinesi ,Snuff Bottle
Snuff Bottle

Un esempio dell’influenza della cultura europea nella produzione di porcellane cinesi sono le famose “snuff bottles” . Piccole fiaschette prodotte a milioni per il mercato estero ,ma apprezzate anche da quello interno fecero la loro comparsa in epoca Kangxi e prodotte in gran numero durante il regno Quinlong.

Queste fiaschette per tabacco da fiuto proteggono il tabacco dall’umidità. Dovendo essere portate con se hanno dimensioni ridotte, in genere pochi centimetri; La loro forma riproduce in piccolo i vasi Guan, fiasche e vasi a forma di zucca.

Per chiuderle si usa un tappo integrato con un cucchiaino in corno, osso o avorio. A volte la fiaschetta è accompagnata da un piattino dello stesso materiale,  per fare i grumi di tabacco, di un supporto per sistemarla in posizione stabile, e di una cassettina da viaggio .

I materiali usati sono: legno, avorio, giada, lapislazzuli,  vetro  ceramica,  cloisonne’.

LA DINASTIA QUING DURANTE IL XIX SECOLO 

La produzione delle ceramiche policrome perdura per tutto il XIX secolo, così come l’ esportazione verso l ‘Europa, il Giappone e gli Stati Uniti. 

La produzione massiva di porcellane in tutto il XIX secolo fece si che accanto agli  esemplari prodotti nei laboratori imperiali di altissima qualità, si realizzassero migliaia di esemplari di bassa qualità,  chiamata in senso un po dispregiativo qualità “export”.

Nonostante il gran numero di porcellane prodotte e la non sempre eccezionale qualità esecutiva,  oggigiorno le porcellane antiche cinesi sono molto richieste dal mercato antiquario a causa della forte domanda che il “recente ” mercato collezionista cinese ne fa.

Porcellana cinese antica marchi della dinastia Quing

Ceramiche cinesi , Marchi dinastia Quing

Se hai delle porcellane cinesi antiche e le vuoi fare valutare o vendere inviaci le foto tramite WhatsApp .

Articolo a cura di Gianluca Scribano

Le porcellane cinesi del periodo Ming

Valutazione porcellane cinesi

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