Biografia:
Norberto Proietti, noto soprattutto come Norberto, nacque nel 1927 in Umbria, in un ambiente rurale.
Fin da piccolo, dimostrò uno spiccato interesse per i fenomeni della natura e l’architettura.
A 12 anni si trasferì a Roma, per lavorare con lo zio in una sartoria nella zona di Trastevere, dove visse anche difficili esperienze umane.
Gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale, spinsero Norberto a tornare a Spello, dove volse lo sguardo alla sua terra e le popolazioni che la abitavano, con una nuova maturità, acquisita dall’esperienza romana.
Dedicò tempo per rivedere con occhi diversi le classiche meraviglie umbre, dalla Basilica di San Francesco ad Assisi alla Cappella Baglioni, a Spello.
Al termine della Guerra si trasferì con lo zio a Bergamo, per continuare il suo lavoro di sarto.
Proprio a Bergamo, rimase molto colpito dai capolavori della Città Alta, soprattutto dalla Cappella Colleoni.
Tornò poi a Spello nel 1950, dove aprì una sua sartoria. Il lavoro non riusciva a placare i turbamenti della sua anima e dopo un anno circa, dipinse il suo primo quadro.
Dopo circa 10 anni, Norberto si dedicò esclusivamente alla pittura, con mostre all’estero, in vari paesi.
La sua definitiva consacrazione arrivò però dal Festival dei Due Mondi di Spoleto (1967-1974), dove Cesare Zavattini lo fece insignire del Premio Suzzara.
Morì nel 2009 ed a Spello gli fu dedicato un museo.
Lo Stile:
Norberto fu uno dei massimi esponenti del naif italiano: dipinse nature morte, campagne, musicisti, figure femminili ed i celebri monaci, tutte col suo stile inconfondibile.
Spesso con un’ambientazione medioevale, che non sta a rappresentare un medioevo in senso prettamente storico, ma un medioevo metafisico, luogo di pace dell’anima.
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